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 26a giornata 02/03/2008 ore 20,30
Napoli 1 Inter 0 Prima sconfitta in campionato per l’Inter, che al San Paolo viene battuta 1-0 dal Napoli e vede accorciarsi a sei punti il vantaggio sulla Roma. E’ decisivo al 3° Zalayeta, che approfitta di uno svarione di
Julio Cesar, il portiere nerazzurro, dobbiamo dire che si rifà evitando il raddoppio dei partenopei: su Hamsik e un rischio di autogol di Materazzi e poi parando un rigore a Zalayeta. L'Inter perde pezzi in ogni partita, questa volta tocca a Chivu, infortunio alla spalla. Senza il gol di Zanetti mercoledì scorso contro la Roma, il campionato sarebbe riaperto, eccome, perchè staremmo a parlare di due sconfitte consecutive per l'Inter e
di tre punti di distacco dell’inseguitrice Roma. Invece i punti sono sei, il doppio, ma dopo “Napoli” accade comunque quello che l'Italia antinerazzurra sperava qualche giorno fa: Inter battuta e
vantaggio della capolista ridotto a sei punti sui giallorossi. Al San Paolo si è visto un buon Napoli contro una squadra che, tra assenze forzate e giocatori lasciati a riposo in vista dei prossimi impegni Europei, per Mancini più
importanti, è apparsa a corto di ossigeno e di forma in molti suoi elementi. E perde ancora pezzi, vedi l'infortunio alla spalla sinistra che ha costretto Chivu all'uscita poco dopo l'intervallo. E' anche questo che preoccupa in casa Inter, più ancora del primo quarto d'ora di arrembaggio napoletano che ha portato i padroni di casa ad aprire le marcature dopo soli tre minuti, Zalayeta, bravo a infilare
con un pallonetto Julio Cesar autore di uno svarione clamoroso. Il portiere brasiliano ha avuto comunque il tempo di rifarsi per tutto il corso della partita, con un incredibile salvataggio dopo che un Materazzi imbambolato (e lento) aveva
sbucciato un rinvio e parando poi un rigore inesistente concesso per un contatto con Gargano. Proprio Julio Cesar è una delle poche note positive della partita. Insieme a Maicon, sempre vivo sulla destra, e Vieira, che sta recuperando la condizione, e forse anche Balotelli,
spesso presente nell'azione. Non sembra troppo poco di fronte a un Napoli che ha mostrato un cuore enorme, sotto la spinta di un San Paolo indiavolato, che ha fischiato per tutti i novanta minuti più recupero i campioni d’Italia, “ogni volta
in possesso di palla”. Zalayeta, di cui si era parlato tanto (e male) dopo l'espulsione per rissa della partita con l'Empoli, ha fatto la partita dell’anno, poi Lavezzi, trascinante e sprecone,
sfinito ma mai in ginocchio. E di Hamsik e Gargano, onnipresenti nel centrocampo di Reja. Solo un Napoli così poteva piegare l'Inter e così è stato.
Nello Russo
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