La vittoria
più difficile dell'Inter arriva nei minuti di recupero contro quello
che, in teoria, doveva essere l'avversario più facile: finisce 4-3 al
Meazza con i nerazzurri vicinissimi alla sconfitta contro un ottimo
Siena e, invece, negli ultimi 5' prima Sneijder pareggia e poi un gran
sinistro di Samuel dà i tre punti a un Mourinho esultante come se avesse
vinto la Champions League. Sotto tanta pioggia e in un campo di patate,
si assiste quindi a una gara divertente e spettacolare che Alberto
Malesani non dimeticherà facilmente. La sua squadra è lontana parente di
quello demolita mercoledì dalla Fiorentina e riesce a ribaltare tutte le
logiche e i numeri di una partita che avrebbe in teoria un esito del
tutto scontato: sono trenta i punti di distanza in classifica tra le due
squadre e, sempre in teoria, il miglior attacco della serie A dovrebbe
poter infierire senza problemi sulla peggiore difesa del campionato.
Invece così non è, perchè l'Inter ha nove assenze e troppa gente in
campo con poca voglia di correre mentre i toscani non rinunciano mai ad
attaccare e sfruttano tutto lo spazio che i loro avversari gli
concendono. Maccarone e Reginaldo fanno impazzire i difensori nerazzurri
che non vengono mai aiutati dal quartetto offensivo di Mourinho che
resta sempre nella metà campo del Siena. Ne viene fuori una partita che
nessuno si aspettava di vedere, risolta solo nel recupero dal genio di
Wesley Sneijder, autore di una doppietta su punizione, e dall'unica cosa
buona di Pandev, che serve un assist perfetto per Samuel che segna al
47° il gol della vittoria, ribaltando quindi il risultato che vedeva
avanti il Siena fino al 43° della ripresa. È Maccarone l'incubo di Julio
Cesar ed è lui ad aprire le marcature con un gran sinistro da 30 metri
al 18° del primo tempo. Poi Milito al 24° e Sneijder con la sua prima
punizione al bacio al 36° sembrano riportare tutto nella logica delle
cose, dando all'Inter un vantaggio che dura però solo un minuto, visto
che Reginaldo si beve mezza difesa nerazzurra prima di trovare tutto
solo in area Ekdal, dimenticato da Quaresma. E così il ventenne svedese
supera Julio Cesar con un tocco da pochi metri e segna il suo primo gol
in serie A. Tutto da rifare quindi per un'Inter troppo presuntuosa e
Mourinho punisce Quaresma lasciandolo in panchina nell'intervallo. Al
suo posto entra Samuel mentre Stankovic abbandona il campo per un
problema al polpaccio poco prima che Peruzzo fischi la ripresa del
gioco. Mourinho deve quindi ribaltare la squadra inserendo Arnautovic,
mentre Malesani deve cambiare solo il portiere e schiera Pegolo al posto
di Curci. Il Siena non smette mai di approfittare degli spazi che
l'Inter concede e non bada quindi solo a difendersi. Anzi: la partita
gli scivola lentamente nelle mani e Maccarone concretizza al 19° la
supremazia davvero inaspettata del Siena, realizzando la sua doppietta.
Mourinho toglie Thiago Motta e fa esordire il giovane serbo Stevanovic,
azzardando un 4-1-1-4 con Zanetti davanti alla difesa e Sneijder dietro
a quattro attaccanti. La mossa sembra inutile perchè il centrocampo non
esiste più e per il Siena non è poi così difficile controllare la gara
fino agli ultimi cinque minuti, quando il cuore nerazzurro ribalta
partita e risultato. Arriva così nel modo più improbabile la più
scontata delle vittorie dell'Inter, con buona pace di Juventus e Milan
che potranno continuare a giocare per il secondo posto.