Fine dei
giochi. L'Inter vincendo anche il derby di ritorno manda praticamente in
soffitta la pratica scudetto, viaggiando con ben 9 punti di vantaggio
sul Milan secondo. Difficile per tutti ora cercare la chimera dell'anti
Inter. Scomparsa anzitempo dagli schermi radar la Juventus, restavano i
rossoneri, in verita' in forte risalita in classifica ma riportati
subito sulla terra dai cugini nerazzurri. Forse con Ranieri (e
soprattutto Toni) dall'inizio, la Roma avrebbe potuto rappresentare un
avversario credibile ma lo sport non si fa con i se e con i ma. Cosi' la
forza e la velocita' dell'Inter, anche in 10, ha avuto la meglio sulla
sofisticata tecnica rossonera.
Tutti
aspettavano questo derby, dai nervi molto tesi (tanti ammoniti e 2
espulsi), per ridare un senso al campionato. Ma subito all'inizio un
palo di Sneijder; poi passano appena 10 minuti che il Principe Milito
beffa Abate e con un gran diagonale di sinistro batte inesorabilmente
Dida. Al 27° del primo tempo il fattaccio: Rocchi ammonisce l'olandese
dell'Inter che non gradisce e batte le mani all'arbitro, rosso
inevitabile.
Ecco, la
paura di Mourinho che aveva invocato un direttore di gara che facesse
finire l'Inter in 11 diventa realta'. Ora sara' dura, si pensa, e il
Milan infatti avanza. Nella ripresa Leonardo toglie Gattuso, Ambrosini e
Antonini per Seedorf, Huntelaar e Jankulovski. Ma nulla cambia. Anzi,
prima Pandev coglie un altro legno e poi segna su punizione. Appena il
tempo di raddoppiare (ma il Mou lo aveva tenuto dentro apposta) prima di
essere sostituito.
Quindi, il
finale incandescente. Al 90' Julio Cesar salva su Borriello poi para un
rigore a Ronaldinho nei minuti di recupero. Penalty assegnato per mani
di Lucio, anche lui espulso, ma il brasiliano e' parso coprirsi il
volto.
Nonostante
tutto, Mourinho nel dopo partita e' stato molto polemico e si e' detto
preoccupato. In sostanza, non si dice convinto dello scudetto. Teme gli
arbitri e le troppe espulsioni. Si vedra'.