L’Inter non
passa al Tardini, costretta all’1-1 da un buon Parma passato in
vantaggio con Bojinov e raggiunto immediatamente grazie a una zampata di
Balotelli, appena mandato nella mischia da Mourinho. Allunga di un solo
punto sulla Roma, staccata di nove lunghezze, 11 quelli sul Milan, che
però deve recuperare un turno. Ormai è solo questione di contare i
distacchi. Di più questa squadra non concede alle inseguitrici.
Basti pensare
che la Juventus è a 18 punti. Il Parma, rimasto in dieci da 27° per
l’espulsione di Valiani, può gioire di questo punto contro una
grandissima, impresa che dà tranquillità dopo due mesi neri. Dopo i
patemi metereologici, il rischio di un nuovo rinvio per neve dopo quello
del 31 gennaio, la nuova ondata di maltempo grazia il Tardini. Lunghe
nevicate in Emilia, frammiste a pioggia, ma poca roba dai cieli di Parma
e dunque si può giocare. Sarebbe difficile trovare una nuova data, tanto
che i dirigenti nerazzurri avevano fatto sapere che sarebbero voluti
andare in campo comunque, magari con gli sci e le racchette. Non ce
n’è bisogno, bastano le scarpe. Una serata tutto sommato mite, gelida
pioggerella a parte, attira al Tardini ventimila persone. Nell’Inter
squalificato Sneijder, indisponibili Stankovic, Chivu, Muntari. Nel
Parma, Paci e Panucci squalificati, non disponibili il nuovo arrivo
Crespo e Dzemaili. La partita decidono di farla gli ospiti, sicuramente
capaci di grande velocità oltre che di fisicità, e a tratti anche di far
girare la palla. Si fanno vedere al 2° e al 6° con Pandev, prima con un
tiro centrale, poi con un `liscio´ su un bell’assist. In mezzo una
parata di Julio Cesar su Bojinov. Non una grande serata, ma qualche
fiammata arriva comunque: al 20°, con un colpo di testa di Motta
neutralizzato da Mirante, poi con una botta su punizione di Lucio,
quindi ancora con Pandev, centrale. Poi, come a volte il calcio sa fare,
succede l’impensabile.
Dopo una
nuova incursione di Pandev, è l’Inter a capitolare. È il 9° quando su
corner Zaccardo colpisce di testa, Julio Cesar para ma non blocca e lì
c’è Bojinov nell’area piccola prende palla e insacca da due passi.
Mourinho toglie Cordoba e Motta e inserisce Santon e Balotelli. Due
minuti dopo, il centravanti delle mille polemiche ripaga la fiducia,
pareggiando alla prima occasione. È corner, Cambiasso serve in area, la
palla indugia tra due parmigiani, Balotelli invece no. Ci si butta
addosso deciso e di collo pieno, di destro, infila l’angolino alla
sinistra di Mirante. La partita si scalda. Al 20° Biabiany affronta in
duello di velocità Materazzi e lo salta, arriva a ridosso del portiere e
tira, ma Julio Cesar riesce a sventare. Poi il Parma decide di
complicarsi la vita e di restare in 10. Valiani, fin lì positivo, si fa
espellere per doppia ammonizione. Eppure il piccolo Parma di cinque
sconfitte e un pareggio negli ultimi sei turni fa quello che Guidolin
gli aveva chiesto. Non china la testa e prova a resistere. aiutato, va
detto, dall’infortunio che costringe a restare in campo, a sostituzioni
esaurite, un Materazzi che finisce la gara a giocare, si fa per dire, in
attacco. Ormai non c’è più niente da dire. La gara finisce 1 a 1.