Nel posticipo
di Domenica sera Balotelli inconsistente, i nerazzurri hanno concluso
poco, risvegliandosi solo nel finale. Ma il Genoa regge bene. Restano
quattro i punti di distacco dal Milan.
Noia mortale,
si può dire senza offendere i campioni d'Italia? Succede, magari è anche
merito di Gasperini e del suo Genoa ma onestamente l'Inter ha fatto
talmente poco da apparire irriconoscibile e meritarsi qualche fischio.
Si avvicina l'impegno di Champions e l'aria che tira è la medesima che
si respirava prima dell'incontro di andata col Chelsea. Massimo Moratti
era talmente fiducioso prima della gara da prendere col sorriso le
provocazioni di chi gli riportava i commenti di Adriano Galliani: «Ha
detto che Roma e Milan sono le squadre che esprimono il miglior calcio
d'Italia? Be’, tutto è opinabile ma forse si è dimenticato qualcuno.
Comunque complimenti al Milan per il bel pareggio conquistato su un
campo difficile».
L’Inter non
aveva l'occasione di chiudere il campionato, ma di dargli una bella
botta. Ha fatto poco, non lo avrebbe meritato prima di lasciare la città
e fiondarsi sulle isole, Catania e poi Palermo, in mezzo l'impegno in
Inghilterra. Nel finale ha chiuso il Genoa fra i paletti, capirai,
quelli ne avevano prese cinque all'andata e avrebbero acceso un cero per
la metà, non credevano ai loro occhi, hanno strameritato il punto e
giocato a viso aperto. Adesso è tutto come prima: distacco immutato ma
il Milan ha passato indenne la trasferta di Roma e questo per i
nerazzurri non è bello.
Non sappiamo quanto valga nella testa del presidente, di Mourinho e dei
giocatori questa Champions dei dettagli. Di sicuro ci sono tanti tifosi
che al campionato tengono una cifra e Domenica sera sono usciti
arrabbiati e scontenti. Sono due punti persi, due punti che non
avrebbero cambiato la vita di questa stagione ma se a conti fatti
mancherà qualcosa, qualcuno può pensare a questo inutile Inter-Genoa,
due portieri senza voto, Milito, Pandev, Eto’o e Balotelli con zero tiri
in porta, imitati dall'ex Suazo, un'epidemia.