Mourinho
mischia le carte ridisegnando la difesa con Cordoba e Materazzi
centrali, Zanetti a destra e Chivu a sinistra. A centrocampo rifiata
Cambiasso, in campo Mariga. Negli ospiti sembrava dovesse giocare
Amoruso, ma Doni viene schierato al fianco di Tiribocchi. Iniziano bene
i bergamaschi che si gettano con generosità nella metà campo avversaria.
S.Siro viene gelata al ‘5 minuto quando una disattenzione difensiva
smarca Tiribocchi che non se lo fa dire due volte e a tu per tu con
J.Cesar porta in vantaggio i suoi con un tiro preciso e potente.
L’attaccante ex-Lecce non è pago e all’8 va vicino alla doppietta con un
colpo di testa che finisce di poco a lato. Difesa nerazzurra in bambola.
Inizio shock dei Campioni d’Italia che appaiono distratti e poco
reattivi. L’Inter non riesce ad creare gioco in avanti e gli orobici
tengono bene il campo, tagliando i rifornimenti a Sneijder e lasciando
gli attaccanti in fuorigioco. Dopo il ’20 sembra passato il torpore e i
ragazzi di Mou prendono coraggio. Basta una verticalizzazione di
Sneijder e un errore di intercettazione di Bianco e al ’23 Milito
riporta la situazione in parità superando Coppola con un pallonetto.
Alla mezzora ci prova Cordoba che gira in porta sul calcio d’angolo, ma
il tiro è deviato e non ha fortuna. Ha fortuna invece Mariga al ’34
quando raccoglie il cross ravvicinato di Eto’o e mette dentro la palla
del 2-1. Sospiro di sollievo di Mourinho. Il primo tempo si chiude con i
nerazzurri che hanno passato un brutto quarto d’ora, ma poi hanno fatto
valere la proprio superiorità tecnica.
Nella ripresa
si vede con Cambiasso in campo con Sneijder che rimane negli spogliatoi
a causa di qualche problema muscolare. Pronti via e subito l’Atalanta va
vicina al pari con Guarente che si cordina benissima e sfiora la
traversa. Due minuti dopo è Manfredini ad impegnare J.Cesar con una gran
punizione da lontano. Il portiere brasiliano manda in angolo. E’
ripartita benissimo la compagine ospite, come nel primo tempo. Ma Mutti
vuole capitalizzare e butta dentro Ceravolo e Amoruso, togliendo F.Pinto
e Valdes, non incisivi come al solito. Doni e compagni sono sempre vivi,
ma al cospetto di un avversario più attento e ordinato non riescono a
trovare il guizzo decisivo e anzi, rischiano grosso quando subiscono i
velocissimi contropiedi di Eto’o. Il camerunense ha fame di gol e le
prova tutte per andare alla conclusione. Ad andare vicino al 3-1 è però
Muntari che dopo una ripartenza veloce di Stankovic e Milito, costringe
agli straordinari Coppola con un rasoterra da fuori. L’Inter prende
possesso pieno del centrocampo e gli avversari devono giocoforza
chiudersi centralmente, limitando così anche le loro ripartenze. I cambi
di Mourinho danno gli effetti sperati. Cambiasso contiene, Motta e
Muntari si inseriscono ripetutamente. I giochi si chiudono al ’77 quando
Chivu raccoglie palla e da 25 metri trafigge l’estremo difensore
avversario con un gran sinistro. Nel finale c’è anche spazio per
Arnautovic che da il cambio al “Principe” Milito. L’Inter, dopo
qualche amnesia iniziale che ha messo paura a tutti, riesce a vincere
questa gara confermando il trend inviolabile in casa. La Milano
nerazzurra adesso attende il verdetto dell’Olimpico di domani, dove si
scontreranno Roma e Samp, e spera che Cassano faccia uno sgambetto alla
sua ex-squadra.