'Dopo la finale di Champions passero' due o tre giorni a pensare a me
stesso, a decidere'. Cosi' Jose' Mourinho dopo il trionfo di Siena che
ha regalato lo scudetto numero 18 all'Inter, il secondo consecutivo
conquistato dal tecnico portoghese sulla panchina nerazzurra. Mou,
visibilmente commosso durante la festa allo stadio Franchi, ribadisce il
suo scarso feeling con il calcio italiano: 'Durante la stagione, in
alcuni momenti ho pensato che questo non era il mio habitat naturale,
non era il paese per me. Poi, quando e' ricominciata la Champions, e'
arrivato il momento di giocare e non c'era spazio per pensare. Adesso
sono pronto a dare tutto in una settimana storica per l'Inter. Penso
soprattutto all'Inter, ai giocatori, ai tifosi. Dopo la finale, andro'
in vacanza e devo prendere qualche giorno per me stesso. In questo
momento non sono egoista per pensare a me stesso, penso solo all'Inter,
ai miei giocatori. Dopo Madrid ci sara' il tempo di essere egoista per
uno, due, tre giorni e pensero' a quello che mi fara' piu' felice dal
punto di vista professionale, devo pensare. Ma adesso al cento per cento
posso dire che non e' vero che sto con un piede e mezzo al Real, anzi,
sono lontanissimo dall'essere l'allenatore del Real'.Mourinho commenta
il cammino dei nerazzurri, che a un certo punto della stagione hanno
dilapidato un vantaggio consistente sulla Roma: 'L'Inter aveva il
campionato in tasca, aveva un grandissimo vantaggio e per differenti
ragioni tutto e' cambiato: noi e giocatori abbiamo una responsabilita'
nel vantaggio perso, ma non solo noi. Ed e' stato meglio non parlare
perche' finiva sempre alla disciplinare: anche in questa partita di
Siena ho rischiato di non stare in panchina, per quella che era solo una
battuta. Non posso dire di aver avuto paura, e' stata la Sampdoria che
aveva bisogno di quei punti, ha vinto con la Roma e noi abbiamo battuto
la Juve, e da li' fino alla fine e siamo tornati in testa. A Firenze
quando eravamo secondi e' stato il momento piu' complicato'. 'Mi mancava
questo, vincere un campionato nell'ultima partita e all'ultimo minuto -
prosegue Mourinho -. Ho vinto a casa, in albergo, con 4-5 partite dalla
fine, questa esperienza e' nuova e non la voglio ripetere'.