Supercoppa Italiana 2010
Triplete 2010

                                                                                                                            
 
                                  
 
            Campioni del Mondo                                  
                                                                                   
1                                                Recupero della 16a giornata Mercoledì 19/01/2011 ore  20,45 
                                                                          Inter 3  Cesena 2

Non si ferma più l’Inter di Leonardo (anche se il tecnico brasiliano ha specificato più volte che questa squadra non è una sua creatura), andando a centrare, nel recupero della sedicesima giornata di campionato, la quinta vittoria consecutiva nonostante un Cesena gagliardo, che non ci sta a fare da sparring partner al Meazza, nonostante Ficcadenti propenda per una sorta di turn-over, lasciando in panchina Dellafiore, Caserta e Budan.

I nerazzurri partono forte e sbloccano il risultato con Eto’o, di gran lunga l’uomo più in forma tra i suoi visti i 24 goal in 27 gare stagionali, che insacca al 13’ dopo uno scambio con Milito. Il raddoppio non tarda ad arrivare: dopo un giro di lancette, il “Principe” Milito, imbeccato da Pandev sul filo del fuorigioco, trova il raddoppio. Dopo solo un quarto d’ora, la partita sembra già virtualmente chiusa.  Eppure i fantasmi dell’era Benitez tornano a far tremare i tifosi dell’Inter: prima l’infortunio -leggero- di Milito, che lo costringe ad uscire dopo soli venti minuti, poi la rete di Bogdani, che insacca liberissimo da ogni marcatura; infine Jimenez, ex di turno, che lancia Giaccherini in maniera perfetta, permettendo all’esterno del Cesena di trovare il pareggio alla mezz’ora. I due goal in sei minuti del Cesena sono importanti per due motivi: perché i romagnoli non trovavano la rete in campionato da 229 minuti (Brescia-Cesena 1-2 del 6 gennaio), ma anche perché Leonardo intuisce di non avere la bacchetta magica per risolvere di colpo tutti i problemi.

Tutto da rifare, allora, per l’Inter, che comunque riuscirà a chiudere la prima frazione di gioco in vantaggio grazie a Chivu, che svetta di testa, in pieno recupero, sul cross di un rinato Maicon, salvando, almeno parzialmente, la faccia di un Inter apparsa un po’ in affanno, soprattutto al centro della difesa. L’assenza di Ranocchia, non schierato per problemi di regolamento (il giocatore aveva già disputato, con il Genoa, il sedicesimo turno di Serie A), ha costretto Leonardo a schierare, al fianco di Lucio, un Materazzi un po’ troppo lento ed impacciato, solo fotocopia del grintoso difensore dei Mondiali 2006.

Il secondo tempo è sicuramente meno emozionante del primo. L’Inter si limita ad amministrare grazie ad una migliore tecnica e ad un Eto’o stratosferico. Nonostante i ritmi calino, nella ripresa l’Inter sfiora il quarto goal con il centravanti camerunense, che colpisce una traversa a botta sicura, ma rischia di subire il pareggio in più di un occasione, visto che Budan, subentrato al compagno Jimenez, si mangia letteralmente due nitide occasioni da rete e che Chivu si rende protagonista di un tocco di mano involontario in area, reputato infatti ininfluente dall’arbitro Russo, molto più lesto nel rifilare la seconda ammonizione a Giaccherini, che calcia il pallone a gioco fermo e saluta anzitempo i tanti tifosi accorsi a Milano per supportare il Cesena.

Nota di merito, a margine, per Javier Zanetti, detentore in solitaria del record di presenze (520) con la maglia dell’Inter.

                                                                                                                                                                                                             
              

                                     

 
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