Supercoppa Italiana 2010
Triplete 2010

                                                                                                                            
 
                                  
 
            Campioni del Mondo                                  
                                                                                   
1                                                 18a giornata Giovedì 06/01/2011 ore  20,45 
                                                                        Inter 3  Napoli 1

 I Campioni del Mondo affrontano il Napoli, nella prima partita del 2011. Sulla panchina dell'Inter ora è seduto Leonardo. La Nord saluta e ringrazia Benitez, ma ora è interamente schierata col brasiliano. Il Napoli sale a Milano a far punti con un preciso 3-4-3. Maggio e Dossena larghi in fascia a copertura rispettivamente di Hamsik e Lavezzi in fase di attacco. I nerazzurri presentano i cinque trofei stagionali.

Pandev e Milito dal dischetto di centrocampo danno il via al match. De Sanctis ferma la prima azione dei padroni di casa, e una seconda, intervenendo basso su un cross di Zanetti. Sono passati due minuti dall'inizio del primo tempo. Leonardo in piedi dalla panchina dà istruzioni prima a Maicon, e poi a Lucio. L'azione travolge i napoletani. La palla arriva a Thiago Motta a centroarea e l'Inter segna. Terzo del primo tempo: Inter 1 Napoli 0. Su calcio di punizione, palla ferma, Leonardo è ancora in piedi davanti alla panchina. Vede l'azione irregolare e il pareggio del Napoli è annullato.

Cordoba sulla sua sinistra giostra molto bene la palla. Interviene preciso sulle mezz'ali ospiti. L'Inter in questa fase di gioco approfitta moltissimo dello stato di grazia di Ivan Ramiro. I nerazzurri di fatto, proprio da un disimpegno del terzino riescono a buttarsi nella tre-quarti avversaria. Pandev guadagna un ottimo calcio di punizione, che battuto da Thiago Motta passa una spanna oltre il raddoppio e alto oltre anche la traversa.  Sulla seconda palla inattiva degli ospiti arriva però il pareggio, quello buono: Pazienza insacca l'1-1 da corner di Lavezzi.

L'Inter di Leonardo gioca in velocità, palla a terra. Cordoba, Lucio e Motta sono i migliori in campo e fanno la vera differenza. Stankovic gioca più filtrante, copre lo spazio; ma più in generale, Zanetti, Chivu, Stankovic, Lucio, Maicon, Motta e Cambiasso sembrano non avere difficoltà alcuna a recitare il ruolo del difensore, del centrocampista avanzato o arretrato, sprigionando tutti le loro migliori attitudini atletiche per dar luogo a una manovra di gioco molte volte spettacolare, sicuramente rischiosa, e spettacolare anche nel ripiego difensivo. Lucio e Motta sono i registi di fatto, e il numero cinque continua a fare filtro, toccando meno palloni ma facendosi trovare attento nell'attimo idoneo o per chiudere in rete o per raddoppiare in difesa. La marea di maglie nerazzurre copre il campo nella sua interezza. In area arrivano sciolti sempre in tre o quattro, e il raddoppio di Cambiasso è un tributo all'iniziativa di squadra.

Il primo tempo si chiude sul 2-1 per l'Inter. Stankovic rischia la tripletta. In difesa si salva il vantaggio nell'ultima azione utile prima della chiusura di tempo. Inter e Napoli hanno giocato un buon primo tempo. Entrambe le squadre sono larghissime, e i nerazzurri intercambiano perfettamente i ruoli. Ma non è il ruolo quello che conta. Quello che conta è il giocatore e quello che sa fare e come lo sa fare. Davanti, dietro, non ha importanza. A meno che non siano portieri o centravanti puri, conta quello che fai, come lo fai, come tocchi la palla e come vedi la partita.

In due settimane Leonardo ha imposto la sua logica, buttandola sull'atletico e la preparazione a fare tutto. Non è chiaro ancora quale sia la meta e dove si arriverà, ma questo primo tempo è suo. Mazzarri ha fatto il suo e lo ha fatto molto bene. Anche nel secondo tempo i nerazzurri sono quattro davanti, quattro dietro, ma non fissi. L'undici guarda il gioco, l'evolversi della partita, e sembra che ognuno sappia perfettamente cosa fare e quando, e senza fare il solito paragone/confronto con la scuola brasiliana, siamo molto vicini al Barcellona di Frank Rijkaard o a quello di Cruyff, con la possibilità di fare molto meglio, considerando il potenziale e la struttura equivalente. Molte volte Stankovic si fa trovare pronto anche nel ruolo di centravanti, comunque; e in tutti i casi è sicuramente questo il momento di rodare la purezza delle due migliori scuole calcistiche, l'olandese e la brasiliana, cercando un punto di contatto al di là del risultato magnifico.

Da corner di Pandev al 55' arriva il terzo gol interista. Il secondo di Motta, di testa all'incrocio preciso dei pali: Inter-Napoli 3-1. Il quarto, in maniera analoga, da fermo, ma su punizione di Chivu dalla sinistra, lo sbuccia Milito al 68', accovacciandosi di testa nell'area piccola, e poi Zanetti, il capitano, su percussione dalla destra con palla a un centimetro oltre il palo alla destra di De Sanctis immediatamente dopo.  I nerazzurri sono stati padroni del campo e del tempo di gioco per tutta la partita. Probabilmente dai tempi di Roberto Mancini è la prima volta che i nerazzurri vincono concedendo così tanti corners. Calci d'angolo indotti da azioni di controffensiva avversaria coperta bene, e coperti altrettanto bene i corners stessi. Il Napoli arriva al tiro forse Leonardo concedesse a Stankovic la standing ovation sostituendolo con Mariga.

Il Napoli tiene palla per tutto l'ultimo quarto d'ora. I nuovi entrati tra le fila dell'Inter contribuiscono a consolidare il risultato, a tenere sotto gli ospiti di due gol. La calma regna sovrana. Cambiasso detta il tempo della frenata, interviene e recupera palla in area. Ora si palleggia. SI va anche un po' avanti. SI cerca ancora il quarto gol, ma Biabiany scivola in area. La partita è finita. Il tempo vola. Castellazzi blocca l'ultimo tentativo ospite. Rocchi comanda una punizione per i padroni di casa. La batte Chivu, ma è a rientrare, a tenere palla. Il risultato finale è Inter-Napoli 3-1.

I PIU' FORTI SIAMO NOI!

La verità, può piacere o no a Raffaele Auriemma & ai suoi "discepoli", è che l'Inter è più forte del Napoli!!!
E non solo ha più qualità ma anche più abitudine alle partite importanti, quelle, cioè, da non sbagliare...
Voleva andare al "Meazza" a far la voce grossa, il Napoli di Mister Mazzarri, ma non c'è riuscito. Perchè glielo ha impedito l'Inter di Leonardo, che ha dimostrato maggior rabbia, miglior convinzione e, soprattutto, quella sicurezza interiore che, con Benitez, era un pò... scemata.
Il Napoli è durato un tempo, il primo, e pochi minuti del secondo; poi, l'Inter, ri-diventata Armata Nerazzurra, ha chiuso la partita con un'indiscutibile 3 a 1.
Maicon ha ri-preso a correre e crossare sulla fascia; Cordoba è... immortale; Lucio è una diga; il Capitano è il... Capitano (e tanto basta...); Cambiasso è il solito Geometra; Thiago Motta ha regalato due panettoni... al Napoli; Stankovic, Pandev e Milito si fanno il... Culo per la Squadra.
E' l'Inter, Signori, la Squadra Campione d'Italia, Campione d'Europa, Campione del Mondo!!!
Il Napoli è allenato da un Coach che, a detta sua, ha più esperienza di Guardiola, non si sente inferiore a Donadoni, è superiore a Mourinho...
Ridicolo, grottesco: il suo Napoli era al 100%, all'Inter mancavano Eto'ò, Sneijder e Samuel...
Ed è finita 3 a 1.
Buon per lui, buon per i tifosi del Napoli...
 
                                                                        EMILIO VITTOZZI

                                              

 

   

 

                                                                                                                                                                                                             
                                                   

 
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