Julio Cruz, ancora lui, quarto gol in cinque partite regala anche la vittoria meno “utile” di questo 2007 record per i nerazzurri. Gli Olandesi del Psv avevano ancora
la remota possibilità di qualificarsi a patto che il Fenerbahce perdesse in casa con il CSKA e hanno provato a sfruttarla, ma nemmeno contro le seconde linee dell’Inter riescono nell’impresa. Mancini quasi obbligato a consegnare una maglia da titolare a Crespo, ormai quasi sempre la quarta scelta in attacco, ma non rinuncia a Cruz provando con il tridente e quindi mandando in campo anche Suazo.
In difesa si rivede Rivas, invece Materazzi accumula minuti sulle gambe sulla via del completo recupero dopo l’infortunio. Bolzoni, giovane primavera, parte titolare nel ruolo di
mediano puro. Il Psv già nei primi minuti mostra tutti i limiti già visti nelle altre 5 partite di qualificazione, squadra lenta e prevedibile con pochi giocatori in grado di imporre il cambio di passo e gli unici pericoli, se così
si possono chiamare, arrivano da un paio di calci di punizione. Nel frattempo Suazo fa letteralmente impazzire i difensori della squadra Olandese mettendo in mostra tutta la sua velocità nelle ripartenze. Proprio l’Honduregno sfrutta un
rilancio lungo di Materazzi, fugge al diretto marcatore che lo stende da dietro costringendo l’arbitro ad estrarre uno scontato cartellino rosso. La partita del Psv finisce qui, anche perchè dalla Turchia arrivano le notizie del Fenerbahce che si dimostra in grado di recuperare l’iniziale gol di svantaggio, l’Inter a quel punto gioca niente più che un allenamento con Suazo
ancora sugli scudi nel servire assist prelibati per Cruz. L’argentino prima fallisce una facile occasione, poi viene nuovamente servito dal compagno d’attacco con un pallone solo da spingere in rete per lo 0 a 1 che si rivelerà il risultato
finale.
Mancini non avrà più nulla di cui preoccuparsi per tutta il resto della gara e può rivolgere il suo pensiero da subito, ammesso che non avesse iniziato già da prima, ai sorteggi del 21 dicembre che
determineranno il nome della sfidante dell’Inter. Con una squadra così saranno gli avversari a dover sperare di non essere accoppiate ai nerazzurri.