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           Champions League 2009/10

       Fase a Gironi

                                       Mercoledì 16 settembre: FC Internazionale 0 Barcellona 0

A San Siro finisce 0 a 0 il big match di tra i campioni in carica del Barcellona di Ibra, Titì Henry e Messi da una parte, e l’Inter dell’ex Eto’o e del Principe Milito dall’altra.  Grandi bomber in campo, la corazzata Barça, sembra un gioco di parole, ha fatto davvero paura, grazie alle capacità tecniche dei suoi elementi, ha mostrato una circolazione di palla che a volte ha ricordato certi schemi del basket, con tanto di “blocchi” per aprire gli spazi agli inserimenti di un globetrotter come l’argentino Messi. Praticamente imprendibile. Mourinho aveva messo le mani avanti, dicendo chiaramente che non era indispensabile la vittoria e così è stato. Il pareggio lascia infatti aperta ogni possibilità di conquistare il primo posto nel girone, che probabilmente sarà assegnato in occasione della partita in terra spagnola. In una cornice di pubblico all’altezza delle migliori occasioni, i catalani di Pep Guardiola hanno strappato applausi e insidiato fino alla fine i pali difesi dal sempre vigile Julio Cesar, non a caso portiere titolare della nazionale Brasiliana di Carlos Dunga. Ma i nerazzurri hanno opposto una difesa molto concentrata, guidata dalla coppia di duri Samuel-Lucio, che hanno chiuso ogni spazio, pur soffrendo non poco, coadiuvati da Maicon e Chivu.  Nel secondo tempo lo Special One si è giocato tutte le carte: al 20° ha sostituito Muntari con Stankovic, forse confidando nelle sue capacità balistiche, e nella parte finale del match ha mandato in campo anche il giovane Santon - schierato a sorpresa in mediana per spostare il baricentro del gioco - e Balotelli, cui non si possono sempre chiedere miracoli, che si è fatto notare solo per l’ultimo, eccentrico taglio di capelli Non è.  La supremazia degli spagnoli non ha prodotto occasioni clamorose, ma il suo forcing costante e asfissiante avrebbe devastato nervi e gambe di molte squadre. Ma non questa Internazionale edizione 2009-2010, che, pur avendo perso Ibracadabra (puntualmente fischiato dal pubblico a ogni tocco di palla), sembra avere trovato maggiore solidità e concretezza, anche perché le due punte - Eto’o e Milito - sono naturalmente disposte a rientrare, per assicurare sostegno ai compagni e pressare le fonti di gioco avversarie, accorciando la squadra per una migliore fase difensiva.  In Champions, l’Inter dovrà ora recarsi in Russia, per giocare contro il Rubin Kazan, oggi battuto a Kiev, mentre domenica è in programma Cagliari-Inter. Due partite che dovrebbero concludersi con altrettanti successi dei milanesi di Moratti/Mou, dato l’evidente gap tecnico.                                                                                                                                                

                          
 
 

 

   
 

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