Sito ufficiale Inter.it 
        Triplete 2010
    Champions League 2009-2010                              Logo Club    Supercoppa Italiana 2010   Campioni del Mondo 2010

                                                  
Pagina iniziale
Come è farmato il nostro Direttivo
La storia del Club dalla fondazione ad oggi
Foto ricordo
Pagina Giornale
Comunicati per i Soci
I Siti lincati con noi
Il nostro Sito il I° in Europa
Giochi gratis con il nostro Inter Club
Tesserati con noi
Come comunicare con noi
                       
 
                      
                          Champions League 2010/11

               Ottavi di finale

                           Mercoledì 23 Febbraio 2011 20,45    Inter   0   Bayern Monaco 1

Probabilmente il segreto sta tutto nel fatto che ciò che l'anno scorso sarebbe andato bene, quest'anno va male. Co ogni probabilità le due occasionissime di Cambiasso, sullo 0-0, sarebbero finite dritte alle spalle di Kraft. Ma probabilmente l'anno scorso l'Inter avrebbe gestito meglio palla e tempo. È un' altra Inter, ma è anche un altro Bayern e, nonostante la parola più spesa alla vigilia sia stata "vendetta", non si è avuta neanche per un attimo la sensazione che i tedeschi la cercassero con particolare senso di rivalsa. Sono solo una squadra più completa e consapevole,e l'Inter, per contro, lo è un pochino meno dell'anno scorso.  Certo è che nulla è andato per il verso giusto e l'unica consolazione è che la squadra di Leonardo, quando vuole, ha mezzi e possibilità per ribaltare qualsiasi risultatoanche se un gol subito in casa, all'andata, non è mai un buon grimaldello per il passaggio di turno. Rischia tanto il Bayern, a più riprese, ma ha la grande lucidità di non accontentarsi di uno 0-0 che tutto sommato sarebbe stato il classico risultato da sottoscrivere alla vigilia di una gara a San Siro. Anche perché i segnali di una serata positiva arrivano chiari e forti dai due legni colpiti da Ribery e da Robben. Infatti basta una leggerezza, e una respinta troppo corta di Julio Cesar, per consentire a Gomez (una sorta di figlior prodigo sul quale Van Gaal si è ravveduto solo recentemente) di opzionare, almeno sulla carta, il passaggio ai quarti. Nonostante questo però, i tedeschi, a Monaco, dovranno fare i conti i propri stessi limiti perché da metà campo in giù avranno il loro bel da fare per perfezionare meccanismi che, ad oggi, paiono tutto sommato vulnerabili  Molto meglio, ed ora l'Inter lo sa bene, dalla metà campo in su. Il Bayern prende in mano senza timori reverenziali il pallino del gioco e i nerazzurri si trovano ben presto troppo schiacciata nella sua metà campo e senza soluzioni per servire davanti l'unica punta, Eto'o, che quando può prova a fare tutto da solo pur non essendo ancora attrezzato per i miracoli. Soprattutto perché al 20' il direttore di gara non ritiene ci siano gli estremi per concedere il calcio di rigore, due minuti dopo Cambiasso riceve uno splendido assist ma sciupa con la sua conclusione e dove non ci sono colpe personali da attribuire arriva l'ottimo Kraft a mettere una pezza.  L'Inter migliore si intravede solo col passare dei minuti. Nel primo tempo sono in molti a sfiorare il vantaggio, da Ranocchia a Cambiasso, a Eto'o e Maicon, Il miglior momento nerazzurro si vive nella ripresa quando l'Inter mostra una miglior vivacità rischiando però di esporsi agli attacchi bavaresi. I padroni del campo sono Luiz Gustavo e Schweinsteiger . Il centrocampo dell'Inter soffre più del dovuto il loro pressing, ma Leonardo è convinto delle proprie scelte e rivoluziona la squadra solo quando non può più farne a meno, spinto dall'infortunio di Ranocchia (buona la sua gara e contraddistinta anche da intraprendenza offensiva: sua la prima vera occasione sugli sviluppi di una punizione) che costringe il tecnico a spostare Zanetti in posizione di terzino sinistro, con Chivu centrale, e Kharja in campo con il compito di spingere. Sul suo tiro cross, Kraft dà l'ennesima prova di grande freddezza e si ripeterà nel finale su Thiago Motta. Eto'o fa da solo e sfiora il palo. Decisivi gli interventi del portiere bavarese che vince decisamente la sfida tra i due numeri uno. Il brasiliano dell'Inter invece ha sulla coscienza la mancata trattenuta sul tiro di Robben che, al 90' viene respinto corto sui piedi di Gomez che con il suo gol costringerà l'Inter a presentarsi con il coltello tra i denti all'Allianz Arena tra due settimane.

 

 

 

 

 
                                                                                                                                             
 
                                           
 
                                      webmaster@interclubpenisolasorrentina.it 

                                 © Copyright 2005- 2011  Inter Club Penisola Sorrentina C. F.  90061340635