Martedì 13 Aprile 2010 20,45 Fiorentina 0 Inter 1
L’Inter resta in media… Bayern Monaco, mantenendosi in corsa su tre
fronti.Allontanato per ora l’incubo “zero tituli”. I nerazzurri
raggiungono la finale di Coppa Italia, bissando in casa della Fiorentina
l’1-0 dell’andata a San Siro e cominciando al meglio gli otto giorni di
fuoco, in attesa della Juventus e del tentativo di controsorpasso sulla
Roma in campionato, ma soprattutto del Barcellona in Champions League.
Gol di Milito a febbraio, rete di Eto’o ieri, per attendere il prossimo
5 maggio all’Olimpico di Roma (data e luogo non indifferenti per i
nerazzurri) la vincente dello scontro tra Roma e Udinese in programma
mercoledì prossimo. Per l’Inter è la quinta finalissima di Coppa Italia
nelle ultime sei stagioni. Grandi emozioni prima del via,
con il minuto di silenzio in memoria delle vittime del disastro
ferroviario di lunedì in Alto Adige e per la presenza a bordo campo di
Stefano Borgonovo, premiato con il “Fiorino d’Oro”, la più importante
onorificenza della città di Firenze. Viola in formazione-tipo, con il
rientro tra i titolari di Vargas e Gilardino. Nerazzurri in versione
sperimentale, con a destra Cordoba in difesa e Maicon a centrocampo: in
attacco Balotelli ed Eto’o. L’Inter ha subito più di un’opportunità per
segnare e chiudere il discorso qualificazione, con Eto’o, Maicon e
soprattutto con un diagonale fuori di poco di Balotelli. La Fiorentina
prima soffre poi si scatena, e Mourinho deve ringraziare Lucio
(salvataggio quasi sulla linea) e Chivu che si oppongono ad un Gilardino
in palla.
I nerazzurri finiscono il primo tempo in affanno, e rientrano per la
ripresa in copioso ritardo: non è la prima volta in stagione: lo Special
One si scusa con il collega Prandelli e con il pubblico, ma questo non
risparmia all’Inter bordate potentissime di fischi dagli spalti di tutto
il Franchi. Sul campo la partita, però, gira a favore dei campioni
d’Italia. Una gran sberla di Balotelli messa in angolo da Frey fa da
preludio (57’) al gol di Eto’o, il secondo in pochi giorni in terra
toscana. L’ex Barcellona riceve una gran palla da Thiago Motta, elude il
tentativo di fuorigioco di una svagata retroguardia viola e di sinistro
mette sotto l’incrocio. Ora per passare la Fiorentina dovrebbe segnare
tre reti, un vantaggio che Mourinho blinda ulteriormente togliendo lo
stesso Eto’o e Balotelli per Milito e Cambiasso e passando addirittura a
difendere a cinque. Rischi zero e finale in ghiaccio.
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