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EMILIO VITTOZZI, "Tifoso dell'Anno"

Pubblicato da Emilio Vittozzi in Comunicato stampa · 22/9/2021 18:15:05
Tags: emiliovittozziinterclub



EMILIO VITTOZZI, "Tifoso dell'Anno"

Correva il mese di Aprile del 2000: il Mensile "Inter Football Club" (ora scomparso per un'incomprensibile scelta editoriale!) bandisce il Concorso Nazionale "Tifoso dell'Anno".
I lettori di tutt'Italia possono votare, tramite una scheda pubblicata a piè di pagina ogni mese, un tifoso non-VIP.
Adriana de Leva, allora Coordinatrice Regionale degli Inter Club della Campania, ponderò a lungo la candidatura di un suo iscritto perchè desiderava proporre un personaggio particolare; qualcuno, cioè, che realmente rappresentasse degnamente quella terra carente di risorse economiche ma infinitamente ricca d'inventiva, spirito d'adattamento, passione, altruismo e costantemente con il cuore in mano: Adriana fece passare il tempo scartando preventivamente tanti personaggi degni di menzione realizzando, alla fine, che quello "giusto" lo aveva molto... vicino, Emilio Vittozzi, il "vulcanico" Interista!

- Emilio, iniziamo da lì...
- Non mi aspettavo nè la candidatura, nè, in seguito, la vittoria finale, grazie a voti, giunti in Redazione, da tutt'Italia!
  Sono nato a Napoli il 13 febbraio 1958 e, a detta di Adriana, ho una personalità poliedrica, inarrestabile, instancabile, frizzante, disponibile, eccentrica, irrefrenabile, vulcanica,                     intransigente, incalzante, martellante, inossidabile, inesauribile...
  Ho esperienze radiofoniche con "Radio X" di Napoli e "Radio Carpine" di Visciano; ho fatto la comparsa al Teatro San Carlo; ho partecipato a varie trasmissioni televisive come                       "Aboccaperta" (RAI), "C'est la vie" (Rete 4), "Ok, il prezzo è giusto!" (Canale 5), "Unomania" (Italia 1), "Sarabanda" (Italia 1), "Quiz Show" (RAI), "L'eredità" (RAI), "Cara TV" (Canale 5)
  dove realizzai un'intervista ad una giunonica Serena Grandi.

- E l'Inter come entra nella tua vita?
- Papà era juventino, mio fratello è milanista; da sempre, io sono Interista con un Amore mai nascosto, Sandro Mazzola, per me l'Inter!
  A 17 anni ho fondato l'Inter Club Napoli "Dal Vesuvio con Amore" con Adriana de Leva, Lello Capuano, Luisa Napoli, Roberto Aprea e Ciro Nicastro.
  Poi, per motivi di lavoro, ho aderito all'Inter Club Cecina (LI), all'Inter Club Olevano sul Tusciano (SA), all'Inter Club Salerno "Marcello Parisi", ora sono iscritto all'Inter Club Portici
  "22 Maggio" (NA).

- Al concorso ti votarono un pò da tutt'Italia...
- Ho trascorso varie estati nella bellissima Calabria, dove ho conosciuto vari Inter Club come quelli di Belvedere Marittimo, Diamante, Cetraro, Vaccarizzo Albanese...
  Lavorando, per vari anni, in Toscana ho conosciuto gli Inter Club di Cecina, di Follonica...
  Grazie all'amico Aldo Altobelli ho conosciuto l'Inter Club Torino...
  Con la dinamicissima Adriana de Leva ho conosciuto gli Inter Club della Campania...
  Al mare o in montagna, se c'è, vado a visitare il club locale: è come se andassi a trovare gli zii, i cugini, i nipoti, i parenti.
  Da qui i voti da più parti d'Italia...

- Cosa provasti e a chi pensasti nel momento in cui sapesti di aver vinto?
- Dopo il primo momento di incredulità, di gioia spontanea, interiore, pensai agli amici amici dell'Inter Club Salerno "Marcello Parisi" ma anche a quelli di altri club...

- Chi fu il primo a complimentarsi?
- Maurizio Celentano, all'epoca Segretario dell'Inter Club Napoli "Dal Vesuvio con Amore", che firmò un biglietto ricco di frasi napoletane umoristiche, molto bello e molto gradito.
  Poi la Signora Renata Fraizzoli e l'Avvocato Peppino Prisco, che scrisse "Il Portavoce dell'Inter Club Salerno "Marcello Parisi" è stato eletto "Tifoso dell'Anno"? Giusto, sono
  d'accordissimo con la scelta dei lettori di "Inter Football Club" anche perchè io cerco di essere nominato "Tifoso del Secolo"...

- Ma il premio?
- Una intervista ad "Inter Channel" e una foto con il "vero" Ronaldo sul campo di Appiano Gentile.

- "Con le sue iniziative, sempre originali e costruttive, renderebbe ogni club non un mero luogo di ritrovo per assistere a partite di calcio, ma un centro d'incontro in cui amicizia,
  tifo, passione, solidarietà, voglia di comunicare, si fondono compiutamente ed il risultato è sotto gli occhi di tutti.". (cit. Adriana de Leva)
- Credo che un moderno, attivo, intelligente Inter Club debba farsi promotore di iniziative sportive, sociali, culturali, spirituali, ricreative, gastronomiche di ogni genere, coinvolgendo
  (anche) il "circondario", non solo i propri iscritti.
 Trasferte, “Inter in diretta”, tornei di calcio, calcetto, scala 40, scopone, scacchi, mostre fotografiche, di scultura, di pittura, “adozioni a distanza”,    donazioni di sangue, di “abiti usati”, di cibo, presentazioni di libri, “serate” a favore di anziani, malati, bambini, “gemellaggi” fra club, feste di            tesseramento, di compleanno, incontri con VIP Interisti, biciclettate, passeggiate, ecc. ecc….
 Come ben si vede, penso che ci sia un bel pò da fare, anche senza i contributi economici di Comuni le cui casse sono sempre vuote... per tali
  iniziative...

- Un tuo sogno?
- Che in ogni Comune d'Italia dove esiste un Inter Club si intitolasse una via, una strada, una piazza, un largo alle "Vittime innocenti della                 violenza negli stadi"...

- Un argomento che ti sta a cuore...
- Iniziai ad occuparmi del problema "violenza negli stadi" il 28 ottobre 1979, cioè, quando durante un Derby Capitolino, morì Vincenzo
 Paparelli, tifoso della Lazio, accecato da un razzo sparato da un Ultrà della Roma.
 Dopo di lui sono morti, a causa della violenza, Stefano Vezzani, Andrea Vitone, Stefano Furlan, Marco Fonghessi, Giuseppe Tomasetti,
 Nazzareno Filippini, Antonio de Falchi, Salvatore Moschella, Vincenzo Spagnolo, Fabio di Maio, Simone Vitale, Ciro Lioi, Carmine Alfieri,
 Giuseppe Diodato, Antonino Currò, Ermanno Licersi, Filippo Raciti, Gabriele Sandri, Ciro Esposito e sicuramente ho dimenticato qualcuno...
 Nel mio piccolo, da solo o con amici interisti, in radio, in televisione, in pubbliche manifestazioni.

- Ricordi, in modo particolare, qualche manifestazione che ti ha visto protagonista?
- Certamente.
 La marcia di Visciano contro la "violenza negli stadi", quella di Cimitile, il gemellaggio degli Inter Club di Olevano sul Tusciano e Cetraro, le      tante volte che ho presentato Paolo del Vaglio nei club dove ha tenuto conferenze sull'umorismo grafico, il ventennale di Torre                                Annunziata, il "Memorial Michele Paladino" a Sala Consilina, il decennale di Belvedere Marittimo, il gemellaggio di Salerno con Vallesaccarda,
 il 5° "Memorial Raffaele Cristiano" allo Stadio Collana a Napoli, le presentazione dei libri di Federico Jaselli Meazza, Luigi Maria Prisco, Ivano
 Bordon, Francesco Moriero, Gianfelice Facchetti, tutte le manifestazioni dell'Inter Club Penisola Sorrentina (dalla fondazione in poi!)...

- Per te a che distanza è il calcio dalla vita?
- Per me la vita è... una partita di calcio.

- Nella vita giochi in attacco o in difesa?
- A tutto campo.

- A Montesarchio, durante la Festa del Decennale dell'Inter Club locale, ti presentarono come un "Uomo sopra gli schemi"...
- Forse mai definizione è stata più precisa. Si sa che sono contro l'integralismo ed odio le posizioni di retroguardia!
 Non è mia la cultura di stare alla finestra e guardare...

- Cosa ne pensi dell'Inter 2021/2022?
- Credo che, nonostante le partenze di Lukaku e Hakimi, possa far bene, molto bene...

- Quale domanda ti aspettavi ed, invece, non ti è stata posta?
- Per la verità, io non mi aspettavo neanche quest'inter...vista.

Servizio Redazionale


















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