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A BETLEMME, A BETLEMME...

Pubblicato da Emilio Vittozzi in Riflessioni · 6/12/2016 20:54:56
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A BETLEMME, A BETLEMME...

E' aperta dal 26 novembre all'8 gennaio 2017 la trentunesima Mostra di Arte Presepiale organizzata dall'Associazione Italiana Amici del Presepio-Sede di Napoli, con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura e turismo del comune, nel complesso monumentale San Severo al Pendino in Via Duomo n°286 a Napoli.
L'affascinante mostra è aperta nei giorni feriali dalle ore 9,00 alle 19,00 (orario continuato); il sabato, la domenica e nei giorni festivi dalle ore 9,00 alle 21,00.
Il biglietto d'entrata costa 1,00€ e l'ingresso è gratuito per i minori accompagnati.
Le opere esposte, come tradizione di questa mostra, sono di un grande livello artistico; presepi veri e propri e produzioni di oggetti presepiali. Così si possono osservare natività e strumenti musicali, madonne che allattano e bufali, il tutto in un contesto che trasporta il visitatore in un mondo... d'altri tempi, mentre fuori il traffico di Napoli non accenna a placarsi.
Tutte le opere sono incantevoli, nessuna esclusa, ma chi scrive è stato artisticamente colpito da quella di Marco Civale ("Tarantella") e di Franca Patriarca ("Esodo").
La prima si collega alla tradizione musicale di Napoli, città di canzoni, per niente blasfema: la musica per "omaggiare" il Divin bambino.
La seconda, invece, è di un'attualità drammatica: rappresenta migranti, persone, cioè, che scappano da guerre, massacri, carestie.
In pratica ciò che i telegiornali ci fanno vedere ogni giorno, ad ogni ora...
In definitiva ciò che erano Giuseppe e Maria: migranti, persone, cioè, che cercano un rifugio per far nascere... Gesù!
E qui, a chi scrive, vengono in mente le parole di Don Tonino Bello in "Scomodi auguri": "Maria, che trova solo nello sterco degli animali la culla ove deporre con tenerezza il frutto del suo grembo, vi costringa con i suoi occhi feriti a sospendere lo struggimento di tutte le nenie natalizie, finchè la vostra coscienza ipocrita accetterà che lo sterco degli uomini o il bidone della spazzatura o l'inceneritore di una clinica diventino tomba senza croce di una vita soppressa. / Giuseppe, che nell'affronto di mille porte chiuse è il simbolo di tutte le delusioni paterne, disturbi le sbornie dei vostri cenoni, rimproveri i tepori delle vostre tombolate, provochi corto-circuiti allo spreco delle vostre luminarie, fino a quando non vi lascerete mettere in crisi dalla sofferenza di tanti genitori che versano lacrime segrete per i loro figli senza fortuna, senza salute, senza lavoro.".
Parole scritte con il cuore da Don Tonino Bello, morto il 20 aprile 1993.
Parole attualissime anche oggi, Natale 2016...

EMILIO VITTOZZI













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